lunedì 31 gennaio 2011

Superman (Begins?)




Era il 2004 quando un semisconosciuto Christopher Nolan veniva messo a capo nella regia del progetto "Cavaliere Oscuro", tramutatosi poi in un riuscitissimo "Batman Begins" a metà 2005. Circa un anno più tardi, vede la luce anche il nuovo film di "Superman", diretto da Bryan Singer e interpretato, non magistralmente a mio avviso da Brandon Routh (visto recentemente in un pressapoco ridicolo "The Dead of Night" basato sul fumetto "Dylan Dog" della Bonelli italiana). Entrambi furono tentativi della DC Comics di ravvivare i propri supereroi con nuovo merchandising e nuove pellicole che, ricordiamo, precedentemente facevano capo al "Batman" del 1989 di Tim Burton e alla serie di Superman con Christopher Reeve (1952 - 1995 - 2004) edita 1983.

Il Paladino di Gotham è andato dritto per la strada principale, mentre il povero Kal-El è rimasto lì a prendersi le critiche del pubblico per quel, a dir poco, mediocre film; eppure gli ingredienti c'erano tutti: un regista famoso, Bryan Singer; un attore poco conosciuto ma fisicamente perfetto (forse troppo?); effetti speciali ormai smaliziati sul far volare la gente e un cattivo di prim'ordine come Lex Luthor interpretato da Kevin Spacey. Cos'è mancato? Un pò di tutto: la sceneggiatura poco al passo con l'idea supereroistica attuale, poca accortezza nel non produrre un "Superman V" e scarsa volontà di rinnovare il figlio di Krypton (compito, in effetti, assai difficile per un personaggio così strettamente definito). E' risaputo però che la DC non molla facilmente, soprattutto su alcuni dei suoi personaggi di punta e quindi abbiamo in arrivo non solo il film di Lanterna Verde (diretto da Martin Campbell con Ryan Raynolds) e la serie tv di Wonder Woman (per ora si sa solo che la dirige il tizio di Terminator Salvation, David E. Kelley), ma si parte anche con il nuovo progetto "Uomo d'Acciaio" che vedrà la luce nel 2012, la regia di Zack Snyder (300, Watchmen) e, news dell'ultim'ora, Henry Cavill nel ruolo di Clark Kent/Superman.

Chi diamine è Henry Cavill? Innanzitutto è inglese, cosa non da poco visto che l'uomo d'acciaio è il simbolo americano di sempre (controparte DC di Capitan America), ma la vera curiosità è che Cavill fu preso in considerazione per tutti e due i film di Nolan e Synger (sarà perchè è alto due metri), ma fu scartato sia per interpretare Batman che Superman. E', comunque, il Charles Brandon dei "Tudors" e l'Humprey di "Stardust", non saranno molte come esperienze serie, ma la sceneggiatura del film è in mano a David S. Goyer (Batman Begins e il Cavaliere Oscuro) e il film è anche prodotto dallo stesso Christopher Nolan: ci aspettiamo grandi cose.

Ovviamente potrebbe sempre uscirne un brutto pasticcio con Mr Mxyzptlk come cattivo principale e The Flash che torna indietro nel tempo con la sua supervelocità a salvare la situazione.

Dobbiamo solo aspettare.



p.s.: Perchè ho messo tre date di fianco al nome di Christopher Reeve? La data di mezzo è quella del suo incidente.

giovedì 27 gennaio 2011

NGP: Next Generation Portable vs. Nintendo 3DS

Fu nel 2004 che la Sony sfornò dai propri game designer la PlayStationPortable (PSP) e a quel tempo fece proprio una bella figura. Veramente bella, veramente portatile e con un tono decisamente più serio rispetto alla rivale Nintendo che nel mercato proponeva la Nintendo DS.
Ovviamente queste differenze di target per le due case si sono sempre viste, basti guardare i titoli per NDS e Wii contro quelli per PS3 e PSP, da una parte gameplay divertente e interattivo (grazie allo schermo touch della DS), grafica a volte minimalista e giochi particolarissimi; dall'altra uno stile simil-console seria, comandi più da gamepad e titoli più seri e d'azione.
Per Nintendo e Sony il mercato console-portatile è stato un bel ring, la concorrenza e lo scontro sono stati inevitabili ma sempre equilibrati per la differenza di stile, almeno per i primi tempi.
Negli anni, la serie DS si è ampliata con altri due modelli (Dsi e DsiXL) connessione wi-fi, telecamera e dimensioni maggiori dello schermo, in modo da aggiungere funzionalità particolari a nuovi giochi ma senza cambiarne il supporto, potendo ad esempio utilizzare quelli per Ds su DsiXL.
Nel frattempo, la Sony si è volutamente adagiata sulla sua PSP e solo nel 2007 decide di fare un restyling, rendendola più sottile, più leggera, più veloce ma con un 10% di carica della batteria in meno. Nel 2009 annuncia la nuova PSPGo che, almeno qui da noi, avrà un poverissimo mercato. Innovativa certo, schermo più grande, più luminoso, apertura a scorrimento e un nuovo sistema per i giochi: il download diretto. Per chi non lo sapesse per la PSPGo non si possono comprare giochi fisicamente ma si "scaricano" direttamente sulla console dal sito della Sony, ciò richiede una connessione a internet wi-fi e un pò di tempo per il download. Come ci ha già dimostrato il caro Steve Jobs patron della Apple, il futuro è lì, nella rete, ma il consumatore medio di videogame senza conoscenze web o il ragazzino che desidera la sua prima console portatile era davvero pronto per questo? Pare di no e il mercato ne ha dato una dimostrazione palese in molti paesi. Ovviamente anche la Sony ha rilasciato aggiornamenti e componenti per migliorare il suo prodotto ma la vera resa dei conti inizia ora:
Per quest'anno e più precisamente a Marzo, si attende la nuova Nintendo 3DS con controlli analogici e schermo 3D SENZA uso degli occhiali. (non ditemi che non lo sapevate)
La Sony ha risposto, proprio ieri, con la presentazione di NGP ovvero Next Generation Portable
con "Connessione 3G, doppia superficie sensibile al tocco, sensore d’inclinazione e rotazione della console, schermo OLED da 5 pollici e due levette analogiche"
Sembra inoltre che userà un sistema chiamato PlayStation Suite in cooperazione con Google, per il trasferimento dei contenuti su dispositivi che supportano il sistema operativo Android.
A vederlo così in effetti, avrebbe di sicuro sofferto la concorrenza dei prodotti Apple, ma tant'è che paladino-Google si è subito offerto in aiuto.
Per chi fosse interessato alle specifiche della PSP2 ve le segno qui di sotto:

  • CPU: core ARM® CortexTM-A9 (quad core)
  • GPU: SGX543MP4+
  • Dimensioni esterne: circa 182 x 18,6 x 83,5 mm (larghezza x altezza x profondità) (dato provvisorio, esclude la proiezione più grande)
  • Schermi (Touch Screen): 5 pollici (16:9), 960 x 544, circa 16 milioni di colori, schermo multi touch OLED, tipologia capacitiva
  • Tastiera touch posteriore: tastiera multi touch, tipologia capacitiva
  • Fotocamere: anteriore e posteriore
  • Audio: altoparlanti stereo integrati, microfono integrato
  • Sensori: sistema di rilevamento del movimento a sei assi (giroscopio a tre assi, accelerometro a tre assi), bussola elettronica a tre assi
  • Posizione geografica: GPS integrato con supporto wireless
  • Tasti/Interruttori: tasto PS, tasto di accensione, tasti direzionali (su/giù/destra/sinistra), tasti azione (triangolo, cerchio, croce, quadrato), tasti laterali (destra/sinistra), levetta destra, levetta sinistra, tasto START, tasto SELECT, tasti volume (+/-)
  • Comunicazioni wireless: connettività rete mobile (3G), IEEE 802.11b/g/n (n = 1x1) (wireless), (Modalità Infrastruttura/Modalità Ad hoc), Bluetooth® 2.1+EDR (A2DP/AVRCP/HSP)
  • mercoledì 26 gennaio 2011

    E venne il giorno anche per noi...tutti noi.

    1992
    Un uomo con una motosega al posto della mano destra; una donna e una frase:
    "Dammi un pò di zucchero, baby!"
    Evil Dead 3 - Army of Darkness", da noi solo "L'armata delle tenebre"
    Probabilmente non ci sono ingredienti migliori
    per un cult movie comico-horror dei primi anni novanta, come non ci furono ingredienti migliori per Sam Raimi nel 1981 quando girò il primo "Evil Dead" ("La Casa") e ne venne fuori un primo episodio molto cult e poco comico horror.
    Certo a vederli ora sono inevitabilmente pupazzi di gommapiuma, sangue finto ed orrore ingiustificato, ma erano comunque gli inizi degli anni ottanta, non si poteva pretendere di più.
    Eppure credo che a quel tempo, nel buio della sala, qualche gridolino ci sia scappato tra il pubblico a vedere Bruce "Ash" Campbell cercare di rimanere vivo fino al mattino, in quella casa infestata da forze oscure lovecraftiane e da un improbabile Necronomicon, con una ancora più improbabile copertina in pelle umana.
    Ma tant'é che alla fine ne uscì fuori una trilogia (di cui il secondo capitolo è praticamente un remake del primo) di cui l'Armata delle Tenebre è forse quello più apprezzato di tutti.
    Qual'è il punto di tutto questo? Beh, pare che il caro Sam Raimi, spodestato dal trono di ragnatela sul quale sedeva fino a qualche anno fa, abbia annunciato che ha pronto uno script per un bel remake della saga di "Evil Dead", per adattarlo alle nuove tecniche cinematografiche e ai nuovi tipi di effetti speciali. E quì, per tutti i fruitori del grande cinema, mi fermo e rifletto a lungo.
    Probabilmente questo è il primo remake che ci fa sentire un pò più vecchi tutti, ci fa pensare "Ehi, ma io quei film li ho visti all'epoca!" e per epoca non intendo nell'ottantadue, ma anche solo qualche anno dopo.
    Lasciamo perdere i nuovi "Spiderman" o i nuovi "X-Men" o già il reboot di "Hulk" per esempio, ormai il cinema di oggi corre, corre a far soldi il prima possibile, cavalcando la cresta dell'onda; pensiamo che tra il primo e il secondo Terminator passano sette anni, ora invece i sequel sono a mesi, forse un anno di distanza?
    Probabilmente Raimi se l'è presa per il nuovo progetto dell'arrampicamuri e ha consumato la sua cartuccia, anche se impegnato su fronti abbastanza importanti come realizzare il film di World of Warcraft o produrre serie, interessantissime a mio avviso, come Spartacus.
    Tutto sommato però è un piacere vederlo tornare agli albori horror (ci aveva già pensato l'anno scorso con "Drag me to Hell") e ci scommettiamo che, trent'anni, dopo ci scappa più di qualche gridolino tra i paganti?

    martedì 25 gennaio 2011

    Re-enter The Matrix - Ma anche no.





    E' da circa ventiquattro ore che c'è una strana voce in giro.
    Pare che il caro vecchio Keanu Reeves, in preda ai fumi dell'alcool o a chissà quale sostanza psico-stressante, abbia aperto le sue "elette" labbra per copminucare ai poveri umani una sconvolgente notizia riguardante
    l'universo Wachowskiano (ci credete che cerco su google ogni volta perchè non so come scrivere il cognome di quei maledetti?). Per farla breve pare che alla "London International School of Performing Arts" abbia spifferato che i fratelli "di Matrix" (ora se non lo sapete sono un fratello e una sorella) avrebbero già pronta una sceneggiatura spicciola per un quarto e un quinto film, e che abbiano parlato già con James "Avatar" Cameron per qualche dritta sull'utilizzo di ultimissime tecniche 3-D da affibbiare alla pellicola.
    Shock, giubilio, tremenda paura, reazione esagerata da fan?
    Niente di ciò.
    Personalmente penso che il primo "Matrix" sia l'ultima vera pellicola cinematografica che abbia prodotto una vera idea innovativa nel mondo del cinema. L'ultimo film che abbia avuto una genesi nello stesso "media" che l'abbia poi costruito, rifinito e proposto al pubblico; invece di
    riportare/copiare/riadattare temi e storie "prestati" dagli altri mezzi di produzione culturale e multimediale.
    Penso anche però che il secondo e il terzo capitolo abbiano fatto un pò di confusione nell'universo creato e messo a punto nelle idee dei registi, dividendo il pubblico di fan in sottocategorie: adulatori della trilogia; il primo è il vero "Matrix" il secondo e il terzo non esistono (presente!); mi piacciono il primo e il terzo anche se non ci ho capito una mazza; alla luce del terzo non mi piace neanche più il primo e così via...

    Penso dunque alla possibilità e alle storie che potrebbero avere due nuovi episodi co
    mpletamente in 3-D e rabbrividisco. Matrix "Rampage" e Matrix "Rendez-vous"? No no, non ci penso neanche e proprio quando la mia mente comincia a pensare a una valida sceneggiatura per un seguito, a come aggiustare tutte le scemenze prodotte in Reloaded e Revolutions (a partire dalla Bellucci) si scopre che...e tutta una bufala, che Reeves a Londra manco ci è mai stato e che sono tutte fandonie.
    Per un pelo eh? Ci stavamo proprio preoccupando per nulla.
    O forse no?

    domenica 23 gennaio 2011

    Facciamo che c'eravamo già.

    Facciamo che ci conosciamo da un po' e facciamo che vi fidate.
    Facciamo che si intuisce che vi potete rifornire ma facciamo che lo scopo è quello di farvi rilassare.
    Facciamo che ora chiudo, e il post di prova lo scrivo un'altra volta.